..:: QuintanaOssetta?? ::..

No dico,tarapìatapioco?certo che al giorno d'oggi sempre più spesso ci accorgiamo che come se fosse una trasmissione badani, le donne prendono sempre più potere e la gente ovviamente si fa domande come se fosse brematurata una supercazzola dentro di loro.ovvio che nn si può pensare di fare presenza solo con le gambe quando adsuppari e perchè?Alla medesima domanda Anna Falchi ha risposto che anche per lei è così e allora viene immediato chiedersi se non ciassani..!ma cambiando argomento, Antani che ultimamente ha perso i contatti col tarapiatapioco, replica che non si può continuare con questa situazione in cui la gente non sa scegliere se dire sì alla canozza o all'euro soprattutto pensando che ci sono in ballo grandi opere come l'annullamento dei cinegri dalle strade e la costituzione di nuove unità anti-rom che sin da appena nati vengono addestrati al combattimento e alla violenza seguendo gli ideali antichi ma efficaci degli spartani.Detto questo è a voi lettori che dedico il mio prossimo quesito, nella speranza di ricevere molte risposte proprio per capire se lo scappellamento generale è a destra per due o paraplegico a sinistra con fuochi fatui per esempio..perchè uno dice la tv resta poi per le donni badani, e perchè le donne rappresentano le tvssoli e qual'è il motivo?

lunedì 10 dicembre 2007

..::La legge Levi-Prodi e la fine della Rete::..


Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a : levi_r@camera.it

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